sabato 22 novembre 2014

Aspettando "Vitulivaria"

L’incontro con Lia Levi, inserito nella rassegna intitolata “Aspettando Vitulivaria”, organizzata da “Viva Mente” in collaborazione con il Comune di Novoli, è l’occasione per conoscere una grande scrittrice ed insieme una testimone di uno dei periodi più bui e devastanti della storia del Novecento.
Ospite a Novoli, nel teatro Comunale, il 26 novembre prossimo, alle ore 19,00, Lia Levi presenta il suo ultimo romanzo “Il braccialetto”, edito da e/o, commovente ed intensa storia di un’amicizia tra due adolescenti, , Corrado Mieli, un ragazzo ebreo di 15 anni, e Leandro suo coetaneo e studente del Visconti, liceo in cui Corrado si sarebbe iscritto se le leggi razziali del ‘38 non lo avessero invece costretto a frequentare una scuola ebraica e e si snoda sullo sfondo degli avvenimenti verificatisi a Roma ed in altre città italiane, tra la caduta del Fascismo ed il 16 ottobre del ’43, quando si assistette ad una vera e propria “caccia” ai cittadini ebrei da parte delle milizie naziste.
Il libro è il racconto di un legame forte ed intenso che si snoda in una arco temporale ben definito ( 40 giorni), in un momento dell’esistenza in cui i giovani adolescenti, aperti ad una visione del mondo ricca di attese e di ideali, di slanci ed aspirazioni, sono costretti a confrontarsi, loro malgrado, con una drammatica realtà storica.
E’ presente un trama avvincente e, al contempo, commovente, che si intreccia proprio come i cerchi d’oro del braccialetto della mamma di Corrado. Lo stesso titolo “Il braccialetto” si presta, tra l’altro,  ad una duplice interpretazione: rappresenta sia l’oggetto di valore che può servire a salvare la famiglia del protagonista dalla deportazione pianificata dai tedeschi, ma anche il riferimento al desiderio che venga preservata la profondità del legame tra i due amici di contro all’ineluttabilità di un destino annunciato.
Il racconto si serve di una scrittura snella e scorrevole, con un ritmo serrato e senza inutili pause. Tutto ciò conferisce al romanzo una connotazione realistica che rende magnificamente l’incalzare degli avvenimenti. Lia Levi ben conosce la tragicità delle conseguenze dell’odio che ha sconvolto la vita di tanti uomini e rifugge sapientemente dalla retorica e dal facile pietismo, divenendo lucida cronista di un momento nefasto che ha lasciato una cicatrice permanente nella memoria dell’uomo contemporaneo.
Per cui tutti noi, parafrasando Primo Levi, siamo al contempo “I sommersi e i salvati”.
Lia Levi, nasce da una famiglia piemontese di origine ebraica e, attualmente, vive a Roma, dove per trent’anni ha diretto il mensile ebraico Shalom. Durante la Seconda Guerra Mondiale, dovette affrontare i problemi legati alla persecuzione degli ebrei e alla promulgazione delle leggi razziali.
Per le Edizioni E/O ha pubblicato: Una bambina e basta (Premio Elsa Morante Opera Prima), Quasi un’estate, L’Albergo della Magnolia (Premio Moravia e Premio Fenice Europa), Tutti i giorni di tua vita, Il mondo è cominciato da un pezzo, L’amore mio non puòSe va via il re,La sposa gentile e La notte dell’oblio. Con La sposa gentile ( edizioni e/o), ha vinto il Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo per la narrativa.

Maria Rosaria Teni


Nessun commento:

Posta un commento

Evidenza

7^ appuntamento per MusiCultura nel Temp(i)o - “Donne in musica”, un viaggio tra le compositrici del passato, curato da Maria Rosaria Teni, autrice del saggio: “Una donna e la sua musica: Maddalena Laura Lombardini Sirmen e la Venezia del XVIII secolo

Il 7^ appuntamento della Rassegna MusiCultura nel Temp(i)o, organizzata dall'associazione Viva Mente, in collaborazione con AmaDeus, ha ...