domenica 15 gennaio 2012

Le poesie selezionate nel Concorso "VITULIVARIA"

Premio Associazione “Viva Mente”
In bicicletta lungo una stradina di Acaya (Paola Marconi)

Le ombre lunghe dei tronchi
su questa strada che si fa sera
mentre corro
il respiro della vita
luce spezzata dalle fronde
percorse dal vento
rami che disegnano rughe
sull’asfalto
reticolo
dove le ruote inseguono
il sussurro dei pensieri
dove i pensieri perdono
il filo della vita
Corro i sentieri di questa terra antica
aspra nel sole che si spegne tra le fronde
dentro il groviglio dei rami
la linea distesa dei campi
oltre il profilo rigido del muro
che cinge la mia strada
laghi di luce distesi sulla sera
dove si quieta
l’affanno dei pensieri
Rapide le ruote
più leggere di ali
tagliano fili d’ombra
schegge di sole sull’asfalto
che percorre la mia vita
curve che si perdono
nei bivi del vento
lungo le vene di giorni
allineati
come le pietre del muro
E con le ruote lo sguardo
senza respiro
dentro i colori della terra
che si fa sera
nei contrasti del cuore
l’ultima luce del giorno
Prima
dei ricordi di domani.



Paola Marconi Roma 26/03/1968, è un ingegnere aerospaziale che ha scelto di vivere il Salento e la sua poesia. Le sue passioni sono la Mountain Bike, la Corsa e la Poesia, e questo è il suo primo concorso letterario.


Premio “Città di Novoli”
Lamento di femmina antica per la sua terra
(Anna Maria De Luca)

Quando verrai da me al Sud, amore,
cercami tra le bionde capre
che brucano salmastro
ritte sugli scogli odorosi,
nel vento che suda di sale
e s’attacca alle ossa.
Cercami tra l’odore di mosto e sentìna,
con la bocca rossa di rùsciuli e vino,
nell’ utero caldo di un ulivo nodoso,
e gli acini turgidi e neri.
Quando verrai da me, al Sud, amore,
cercami tra gli arabeschi di foglie di tabacco
e i fichi spaccati sui muri di pietra
dove lucertole bambine s’immolano al sole.
Cercami tra uomini che potano vigne
e donne che tagliano uva,
tra scale di legno che corteggiano ulivi
e canti di contadini che accendono fòcare.
Cercami, amore, tra le meste stanze di una masseria bianca
che odora di pecore crude,
nella casa d’albume dove respirarono le mie prime ombre,
tra gli effluvi di gocce di sole che stordirono la pelle .
Cercami negli occhi di una vecchia che ha paura,
sulla bancarella che vende cupèta e bianchi confetti ricciuti,
tra le onde dispettose di un maggio gentile.
Fruga tra le ombre che assaltano il mio Sud, amore,
fruga tra gli specchi e gli sbagli,
fruga tra i mercanti che svendono bellezza,
tra le carcasse di ulivi dimenticate sulla terra rossa,
tra vigne distratte dall’eterno inganno.
Sputa vomito azzurro su mattoni e cemento,
scaraventa furore sull’idiozia di chi solo sa,
maledicilo tu chi odia il mio Sud.
Cercami amore, quando verrai al Sud. Cercami dove sai.
Mi troverai con una noce a tre spacchi stretta nel pugno,
sola, a masticare la sera.





Anna Maria De Luca, 48 anni, nata a Lecce, vive a Novoli. Formazione classica, laurea in Scienze Politiche, lavora da anni presso un istituto bancario nazionale. Ha conseguito vari premi in concorsi di poesia e scrittura. Le sue poesie sono presenti in alcune antologie. Ha pubblicato con Lupo Editore la silloge di poesie “Divento”. Oltre alla scrittura, la sua grande passione è il teatro.

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