L’altalena (Paola Marconi)
Sospesa
sulla terra che scivola
con il vento tra la pelle
le dita strette
alle corde dei ricordi
ogni slancio una partenza
ogni silenzio un ritorno
Su questa altalena
spettro nel verde
della mia infanzia
mi lascio cullare
Dopo tante attese
dopo tanto affanno
capire
che il gioco della vita
è tutto nell’arco
che si corre
e ripercorre
nel volo.
Segnalazione di merito Sezione A
Vuoi sapere di me (Daniela D’Errico)
Vuoi sapere di me
dei miei sorrisi.
Chiedilo al vento di scirocco
e di emozioni
che come una pineta lungo il mare
mi scuote
e fa di sale i miei pensieri.
Alla luna che cala nella stanza
e dolcemente mi riannoda al sogno.
Ad un “Inno alla gioia”.
Chiedilo ad Eduardo e a Filumena.
Ad una croce d’olio
su una frisa.
Segnalazione di merito Sezione A
Daniela D’Errico laureata in medicina, vive e lavora a Galatina, ha da sempre nutrito la passione per la poesia. Tra le varie pubblicazioni, di rilevante importanza sono le raccolte di poesie “ALLUCINARE E’ BELLO” del 2004 e “ECHI CALDI D'AZZURRO” del 2010.
Ho più di cento figlie (Laura Barone)
Ho più di cento figlie
son nate tutte dai parti del mio cuore
e crescon silenziose effondendo il loro ardore
tra i fogli un po’ sbiaditi d’ un vago rimatore.
Ho più di cento figlie
che del dolore conoscono il rumore
e a pranzo si cibano di sole e contentezza
per abbracciare gli occhi di sposi solitari
che tra le righe ricercano bellezza.
Segnalazione di merito Sezione A
Laura Barone è nata a Sesto San Giovanni.(MI). Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Lecce con una tesi di ricerca sul Teatro Inglese. Attualmente vive a Milano dove lavora come Funzionario d' ente locale nel campo della formazione e dell' orientamento scolastico.La sua prima raccolta, “Il Velo e i Pavoni”, è del 2001; altre poesie sono state pubblicate sulla rivista letteraria “Malvagia”, sulla rivista online “Zibaldoni ed altre Meraviglie” e nell'antologia “Orgoglio donna” edito da Editsantoro.
Romeo (Maria Rosaria Vetrugno)
E’ solamente un gatto
eppure quatto, quatto
scodinzola, mi sfiora
e il mondo mi colora.
Sornione si avvicina
e coccole mi chiede
mi tende la zampina
che posa sul mio piede.
Solleva verso me
quell’ umido musetto
è cucciolo ma è grande
nel darmi tanto affetto.
Attento lui mi osserva
In tutte le mie mosse.
Sorprese mi riserva
quasi come se fosse…
umano e un po’ speciale
e non un animale.
Che gioia ritrovarlo
nel ritornare a casa
sorrido nel guardarlo
che insegue una zanzara.
Mi salta in grembo, lesto,
mi guarda e fa le fusa,
la mano poi mi lecca
quasi a chiedermi scusa
Ha un mondo tutto suo
di curiosità ed istinto
che intreccia con il mio
naturalmente finto.
E’ solamente un gatto.
S’ accoccola felice,
le fusa fa distratto…
Eppure lui mi dice
che tra il suo mondo e il mio
l’ amore c’ è in comune
e credo io
che sia come una fune
tesa tra noi e Dio.
Segnalazione di merito Sezione A
Maria Rosaria Vetrugno, nata a Lecce il 30 Settembre 1964, residente a Novoli. Ha conseguito il diploma di maestra d’asilo e il diploma di qualifica di odontotecnico. Sposata e madre felicissima di Agnese, ha da sempre l’hobby dello sport e della lettura. Amante degli animali e della natura in genere, apprezza tutto ciò che ha a che fare con la musica, la danza e la recitazione e si diverte talvolta a giocare con le rime. E’ alla sua prima esperienza poetica e si sente sempre più motivata anche a continuare il percorso della scrittura con l’intento di realizzare una raccolta di versi.
La nube (Franco Frainetti)
L'acqua d'argilla nera
copre tetti di case sciancate,
gridano gli alberi sommersi
con le braccia al cielo,
lamine sparse, taglienti,
nascondono prati verdi,
corpi dilaniati vestiti di sangue
riposano nel fango,
tuona febbrile nell'aria
il disgraziato male,
sulle nostre teste
scende il silenzio
e la nube di fuoco e d'argento
getta sale
sui nostri cuori sciapi.
Segnalazione di merito Sezione A
Franco Frainetti è nato a Sezze Romano il 14/09/1949 in provincia di Latina dove vive e lavora. Si è laureato in Architettura a Roma nel 1976. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Frosinone dove si è diplomato nel 1986. Ha insegnato in alcuni Istituti d'Arte e Licei Artistici e attualmente è titolare della cattedra di Storia d'Arte presso il Liceo Classico di Aprilia (LT). Come Poeta ha partecipato a vari concorsi letterari, Nazionali e Internazionali, riscuotendo consensi di pubblico e di critica. Le sue opere sono state selezionate ed inserite in prestigiose Antologie.
In fondo al lago (Silvia Leuzzi)
In fondo al lago
c'è un'immagine,
c'è il vento
che bisbiglia alle foglie,
c'è il volto
di una bimba
che ha perso l'espressione,
che coltiva rughe
pettinando bambole.
In fondo al lago c'è la mota
che gira e rigira su se stessa
senza trovare
via d'uscita.
Segnalazione di merito Sezione A
Silvia Leuzzi, è nata a Roma il 15 settembre del 1961, lavora come impiegata presso il liceo di Ladispoli. Sposata con due figli, di cui il più grande affetto da grave disabilità psichica. Ha ripreso da poco più di due anni a scrivere dopo tanti anni di silenzio. “Vivere la disabilità del proprio figlio sconvolge la mente e spezza la creatività”, afferma la poetessa. Ha partecipato al Premio di Somma di Ostia con una serie di racconti ed è arrivata finalista. Diverse poesie sono pubblicate dalle collezioni della casa editrice Aletti.
Ghibli (Ester Cecere)
Fra acque azzurrissime
e sabbiosi deserti
improvviso, imprevisto
un unico fremito
un unico grido.
Insolito ghibli,
su città e polverosi villaggi.
E alla memoria s’affacciano
antiche fraterne battaglie.
Altri i luoghi
Altre le genti
Altro il vissuto
Identici,
coraggio e speranza.
Segnalazione di merito Sezione A
Ester Cecere è nata a Taranto il 30 aprile 1958, dove vive e lavora presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche, interessandosi di biologia marina.
E' sposata e ha due figli. Ad ottobre 2010 ha pubblicato la sua prima silloge dal titolo “Burrasche e Brezze” (edizioni Gruppo Albatros Il Filo, Roma) che raccoglie le poesie scritte sin dall’adolescenza. Da gennaio 2011, ha iniziato a partecipare a premi e concorsi letterari, ricevendo sino ad ora, sia per poesie inedite che per la suddetta silloge, ventisei riconoscimenti, tra i quali il “Premio del Presidente” alla XXV Edizione del Premio “Val di Magra Roberto Micheloni” (Aulla, MS), il Premio Speciale della Giuria "Aristide la Rocca" Opera Prima alla XVII Edizione del “Premio Internazionale di Poesia Poseidonia Paestum” e il secondo posto alla 36a edizione del Premio “Città di Fucecchio”. Una sua poesia “Centrale nucleare” è pubblicata nel libro “Scissione blues. Poesie contro le centrali nucleari”. A cura di Daniele Giancane. Autori Vari. Edizione La Vallisa, Bari 2011. Sue opere sono inserite nelle diverse antologie dei premi, fra le quali "Atti del Premio Mario Luzi – Edizione 2011", riservata alle migliori opere in concorso (Fondazione Mario Luzi Editore, Roma).
Tra le righe della vita (Anastasia Arnesano)
Tu, che la mattina ti svegli
e non saluti la nuova giornata;
tu, che vivi la tua vita stressata
per i tuoi mille impegni;
tu, che ti stai trasformando in una macchina
e non te ne stai accorgendo;
tu, ancora tu, che ti lamenti della vita
anche se non ti manca nulla;
tu, uomo del XXI secolo… chi sei?
Fermati e guardati dentro…
Ti riconosci?
Sei lo stesso uomo
che ha combattuto per i suoi diritti,
lo stesso uomo
che ha creduto in Dio,
la stessa persona
che, una volta, sapeva amare;
ma dov’è il tuo entusiasmo,
la tua fede, il tuo cuore?
Cercati, trovati tra le righe della tua vita.
Ci sei, devi solo imparare a leggere
ciò che i tuoi occhi stanchi non sanno vedere.
Penna, amica mia,
ti lascio qui, perché il mio intento
non è quello di fare poesia.
Tu che leggi le mie righe lo avrai notato,
non c’è nulla di impostato…
avrai trovato qualche rima,
niente di particolare;
ho scritto solo per dimostrare
che chiunque, se ha qualcosa da dire,
lo può fare.
Leggi tra le righe della vita
e poi scrivi, raccontati.
Lascia stare per un attimo i tuoi affanni.
Non c’è niente di più salutare
che guardarti intorno
e incominciare a narrare…
Segnalazione di merito Sezione A
Anastasia Arnesano , nata in provincia di Lecce il 23/02/1991, ha trascorso i primi anni della sua infanzia a Roma ed ora vive a Novoli (LE). E’ diplomata al Liceo Scientifico “Cosimo De Giorgi” di Lecce con 100/100 ed è iscritta nel libro delle eccellenze del liceo. Ha una buona padronanza della lingua inglese, ottenuta grazie al conseguimento del First Certificate. Amante dei quiz, ha partecipato, nel 2005, al programma televisivo “Genius” condotto da Mike Bongiorno. Tra i suoi interessi lo sport e l’ Azione Cattolica. Di recente scoperta l’ interesse per la poesia.
Salento (Giorgio Martina)
Terra d'angurie stese sotto il sole,
paese di promesse disattese,
che genera tra ulivi la sua prole
e vuole cancellarne le pretese.
Chi nasce sa recidere il cordone
di pampini e di tralci che lo lega
al grembo dalla madre, ma prigione
è l'essere lontano da chi strega
e canta verso lui come Nausicaa
per riportarlo sui lidi nativi.
Un'anima che va tra terra e mare
ascolta l'eco della voce amica,
si posa sulla rena i mesi estivi
ed è di nuovo pronta per salpare.
Segnalazione di merito Sezione B
Giorgio Martina è nato a Campi Salentina il 29/05/1984. E’ laureato in Giurisprudenza – Laurea Magistrale presso l’Università del Salento. Attualmente, svolge l’attività di praticante avvocato. In ambito artistico, si distingue quale cantante ed intrattenitore poliedrico e versatile. Ha studiato pianoforte e canto leggero presso la Scuola Superiore di Musica “Harmonium” (Novoli e Lecce). Ha collaborato con “Damusballet” (Lecce) alla realizzazione di musical e spettacoli canori (“Romeo & Juliet”, nel ruolo di Romeo; “Mamma mia”, nel ruolo di Sam).
Ha partecipato con la “Compagnia Teatrale In…stabile” (Novoli) alla produzione di musical (“Pinocchio”, “Peter Pan”, nel ruolo di Peter). E’ appassionato di poesia e scrive sonetti. La sua prima raccolta, “AttraVerso”, è in attesa di pubblicazione.
Ha all’attivo la partecipazione al cortometraggio “La strada che non voglio”.
A Otranto (Andrea Ricci)
Idrunto salato, sul mar dei miei avi
Austero ti adagi, adagi la roccia
In su rocce e scogliere; qui, di gocce
Gli scogli grondanti mirando e le navi
Straniere (i santissimi orbiti cavi
Ancor ne han timore), qui dove sboccia
Il suolo d’arborei tasselli, chiocce
Ciangottan le vie dell’ere tue gravi.
E come non grave farsi potrebbe
Il mio forte sentir? Qui, fra i tuoi arsi
Sentieri tinti dal mare increspato
Come incresparsi il pensier non potrebbe
Fra i dedali tuoi di sole cosparsi?
Ti devo il mio canto, o Idrunto assolato.
Segnalazione di merito Sezione B
Andrea Ricci nato a Novoli nel 1992, frequenta il primo anno della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa. Da sempre affascinato dalla poesia e dalla letteratura, ama in particolare autori moderni come Eliot, Joyce, Pirandello, Sartre, Russell, Ginsberg, Dawkins e Einstein (scritti divulgativi). Scrive per passione: la maggior parte della sua produzione consiste in sonetti, poesiole e bozzetti, per lo più tutti incompleti.
Il vento nel Salento (Gabriella Inguscio)
Forse le prime parole
mi son state sussurrate
dai grilli d’estate.
Per le strade pizzicava
la musica delle sagre paesane.
Luci, colori, sapori che
il tempo ha reso nostrane:
luce del sole d’agosto,
color smeraldo del mare,
sapore di pesce e frutti di terra
che qualcuno si appresta a rubare.
Degli anziani operosi sulla sedia,
davanti all’uscio di casa,
stormiscono le città.
Ci si smarrisce per le strade
così strette e così antiche
da sentirsi grandi come formiche.
Le mura di pietra bianca
intrise di storia
celano frantoi abbandonati,
narrano di martiri e di spiriti sopiti.
Di castelli e chiese
la nostra terra fa vanto
chè la gente vi rinviene conforto
quando dei figli ode il pianto.
I pescatori cercano al largo,
per le proprie reti, ristoro.
Logori della tramontana
fan ritorno guidati dal faro.
A volte lo scirocco
non lascia riposare,
ma il Salento dal cuore
non si può sradicare.
O giovane che studi lontano,
sul giaciglio pace non trovi,
hai lasciato la tua terra
ed ora innaffi un campo di rovi.
Segnalazione di merito Sezione B
Gabriella Inguscio nata e vissuta a Canosa di Puglia, per qualche anno. Trasferita a Milano. L'impronta è scientifica ma il percorso la porta verso studi giuridici, conseguendo la specializzazione in giurisprudenza. Coltiva con apprezzabili risultati la passione per l’arte e la poesia.
Quel meraviglioso albero (Maria Grazia Martella)
Sono lì, dietro la mia finestra
e guardo stupita, con aria mesta
quel meraviglioso albero d'ulivo
dopo un temporale primaverile
che da poco ha smesso il suo frastuono.
Guardo poi il cielo e vedo il sorriso del Sole
che con un velo accarezza e cancella le gocce ormai sole.
Esco e vado lì, sotto quel meraviglioso albero
solo, maestoso, rugoso, contorto, forse un po' stanco
ma sempre pronto a donarci tanto.
Dondola la sua chioma
sfiorata dal vento
accennando una danza.
E sul suo ramo
un piccolo pettirosso
l'accompagna con il suo canto
e le foglie gli fanno da coro.
Che musica meravigliosa!
Continuo a guardare quell'albero e all’improvviso
lui mi sorride e nei suoi occhi
la mia stessa luce,
la mia stessa voglia d'amore,
pace e contentezza.
Vedo in lui il mio stesso sogno
essere il maestro di un grande canto
di un grande girotondo di bambini
che fa sorridere e divertire
tutti, anche chi non sa gioire.
Vado via,
poi mi volto e vedo
che anche lui mi guarda
con fare sincero, e mi dico:
" Chissà nella sua lunga vita quanti giorni di pioggia
quanti bambini intorno a lui hanno giocato
e quanti cuccioli hanno trovato riparo proprio lì
sotto quel meraviglioso albero d'ulivo!"
Segnalazione di merito Sezione B
Maria Grazìa Martella nata a Bari il 07 agosto1967, residente a Caprarica di Lecce. Docente di scuola primaria dal 2001, sempre interessata a tematiche sociali, incaricata dal Sindaco quale collaboratrice per le problematiche del settore Pubblica Istruzione per il comune di Caprarica di Lecce.Svolge il suo lavoro con crescente interesse e responsabilità verso gli alunni. Dal 1990 coniugata e madre di due splendide bambine.
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